Curcumina, cos’è e quali sono le sue funzioni negli alimenti
La curcumina è un colorante naturale indicato in etichetta con la sigla E100. Ma di cosa si tratta e come viene utilizzato negli alimenti? È davvero un additivo alimentare naturale? Scopriamo le sue funzioni nelle preparazioni alimentari e i benefici che possono derivare dall’utilizzo di curcumina.
Addittivi alimentari coloranti: curcumina
I coloranti per alimenti sono suddivisi in due categorie: naturali e artificiali, ovvero realizzati tramite sintesi chimica in laboratorio. La curcumina è classificata come colorante naturale ed è conosciuta anche come E100, una sigla tecnica che la classifica tra gli additivi alimentari.
Si tratta di una sostanza solitamente in polvere, che si estrae dalla Curcuma Longa, pianta esotica che cresce spontanea in India e di cui si utilizza la radice. La famiglia di appartenenza è la stessa dello zenzero ed ha un aroma simile ma le proprietà e il gusto sono differenti.
La curcumina è il principio attivo che si trova all’interno del rizoma della pianta, tale sostanza è presente in piccole quantità pari allo 0,3% ma può raggiungere una concentrazione massima dello 0,6%. La curcuma è una specie vegetale utilizzata da secoli in Asia. Oggi è nota in ogni parte del mondo e viene apprezzata sia come spezia per cucinare che per le sue qualità curative tra cui quelle antinfiammatorie e antiossidanti.
Curcumina, le origini e gli utilizzi
Se vista sotto l’aspetto della composizione chimica, la curcumina, è un diarileptanoide quindi un polifenolo. Si ottiene dall’estrazione della sostanza dal rizoma della pianta tropicale, grazie all’utilizzo di particolari solventi adatti a tale scopo. In seguito si esegue un procedimento per la purificazione che porta a ottenere un prodotto in cristalli di colore giallo tendente all’arancio.
Secondo le tradizioni originali, la curcumina veniva e viene tutt’ora utilizzata per tingere il cotone. In India, si fa largo uso di tale estratto vegetale, in qualità di spezia per insaporire alimenti o comporre salse oltre a essere inserita nel curry. Nel territorio italiano, la curcumina si usa per colorare i dadi da brodo, la mostarda e la minestra pronta in scatola. Si tratta di un additivo alimentare sicura e innocuo per la salute tanto da essere aggiunto a molti alimenti o preparazioni.
Curcuma e curcumina, pianta ed estratto
La curcumina rappresenta un pigmento ideale per ottenere una tintura giallo arancione dalle tonalità brillanti. Si trova in abbondanza nel rizoma della curcuma di varie specie ma, in particolare, nella pianta conosciuta con il nome Curcuma Longa nota anche come Curcuma domestica. Il tubero, o radice, della pianta asiatica viene utilizzata spesso nelle pietanze indiane in qualità di spezia. In particolare si utilizza per la preparazione di salse, carne, pesce ma non si utilizza solo in cucina.
La curcuma, infatti, è nota fin dalla notte dei tempi per le sue proprietà terapeutiche e viene spesso utilizzata nella medicina ayurvedica per il suo contenuto di curcumina. La colorazione ricorda quella dello zafferano che dona un colore giallo intenso agli alimenti.
Per tale ragione è utilizzata nell’industria alimentare come additivo colorante naturale oltre che nel settore cosmetica. Per quanto riguarda l’alimentazione, la curcumina, è molto apprezzata anche come integratore grazie alle sue qualità nutrizionali non indifferenti.
Quali sono le applicazioni della curcumina
La curcumina ha un ampia varietà di utilizzi e offre molti benefici, riassumiamo qui tutti gli usi possibili di questo estratto vegetale:
- additivo alimentare, consente di aggiungere agli alimenti colore, sapore e proprietà nutrienti;
- integratore alimentare;
- aroma per alimenti, viene spesso utilizzato per dare più gusto e sapore a bevande, per questo scopo viene utilizzato in particolare in Giappone nei preparati alla curcuma;
- uso cosmetico per le creme a base di ingredienti naturali.