La nespola nipponica che cresce in Sicilia
Nonostante venga chiamata nespola del Giappone, diversi studi hanno confermato che questo frutto di primavera sia originario della Cina orientale dove i local lo chiamano pipa guo. Da metà del diciannovesimo secolo in poi, in Giappone si è sviluppata l’industria della nespola e hanno iniziato ad esportarla anche in altri territori.
La pianta del Nespolo del Giappone è una sempreverde che viene generalmente coltivata in zone dal clima temperato e caldo. Per tale ragione il suo utilizzo si è diffuso soprattutto nella Spagna valenciana e in Italia meridionale, dove a fare da padrone sono le temperature miti e la grande presenza di sole.
Infatti, quando nel corso dell’800 sono iniziati i primi viaggi verso il Giappone con partenza dai paesi dell’Occidente, il frutto è diventato più noto. Solo successivamente è stato importato in Europa e in particolare nel bacino mediterraneo, dove è presente un habitat e le condizioni meteorologiche ideali per crescere rigoglioso. Se il frutto originario proveniente dalla Cina si presenta grosso e con più polpa gialla compatta, quello sviluppatosi in Giappone è un frutto piccolo, dalla forma più rotonda e dalla polpa più acquosa.
Le nespole giapponesi crescono in Italia
Il piccolo comune di Calatabiano, in provincia di Catania, è noto per essere considerato la città delle nespole. Durante il periodo di aprile-giugno avviene la piena maturazione delle nespole. Questo è un frutto composto da quattro grossi semi che costituiscono gran parte del suo peso totale. La percentuale di acqua è pari all’80% e il contenuto di zuccheri oscilla tra l’8 e il 14%.
Oltre ad essere mangiate al naturale dopo il periodo di maturazione, le nespole vengono spesso destinate per la produzione di conserve, granite, marmellate, ciambelle, cheesecake e crostate. Vengono sfruttate anche da sciroppate o per la produzione del liquore nespolino.
Questa è una bevanda digestiva che si prepara con i noccioli del frutto, dal colore ambrato e dak sapore di amaretto.