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La carragenina, cos’è e quali sono le sue funzioni alimentari

La carragenina, nota anche come carraghenina, è un additivo di origine vegetale che vanta proprietà stabilizzanti, addensanti, gelificanti ed emulsionanti. Una sostanza utilizzata ampiamente dall’industria alimentare per realizzare le diverse tipologie di panna. Solo la panna fresca non la contiene in quanto l’alta quantità di grassi è già sufficiente a garantire una montatura ideale.

Che cos’è la carragenina

La carragenina si ottiene dal Chondrus crispus e dalla Gigortina momiiosa, si tratta di due specie di alghe rosse che crescono spontanee nelle acque marine dell’Atlantico settentrionale. Queste piante acquatiche sono conosciute anche con i nomi di carragheen, lichene marino o muschio d’Irlanda.
L’additivo vegetale alimentare è costituito fondamentalmente da sali di calcio, di sodio, di magnesio e di potassio. Il suo aspetto è polveroso e ricorda la farina, non ha alcun odore o sapore mentre il colore può variare dal bianco al giallo.
Si tratta, quindi, di un prodotto naturale al 100% che proviene dai fondali marini e trova impiego nel settore alimentare. Il suo utilizzo viene regolato da apposite normative che ne stabiliscono le giuste dosi e combinazioni per gli alimenti di pubblico consumo.
Nelle etichette che descrivono gli ingredienti degli alimenti viene indicata con la sigla E407.

Qual è la funzione della carragenina nella panna

All’interno della panna, la carragenina, svolge un processo di stabilizzazione dell’emulsione mantenendo unita la parte acquosa con i grassi. Per emulsione si intende una miscela temporanea costituita da due parti fluide immiscibili, una delle quali è dispersa nell’altra.
La panna, infatti, è la parte grassa del latte che si ottiene in seguito a un processo di centrifugazione del latte vaccino. Quest’ultimo viene fatto centrifugare a 7 mila giri al minuto in modo da consentire alla parte grassa presente all’interno del latte, di separarsi dagli altri elementi nutrizionali.
La panna che si ottiene ha ancora un certo contenuto di acqua, per tale ragione non può essere usata in cucina prima di essere stabilizzata in modo da evitare che l’acqua e il grasso vengano divisi. La carragenina, in qualità di stabilizzante, mantiene uniti i due fluidi permettendo di mantenere una cremosità adeguata alle preparazioni culinarie.
In confronto ad altre tipologie di stabilizzanti, la sostanza ottenuta dalle alghe rosse dell’Atlantico, è particolarmente efficace con le proteine caseine presenti in alta concentrazione nella panna. Per questo motivo e per le sue origini naturali, viene scelto tale additivo per uso alimentare.


Dove si trova la carragenina

Le carragenine sono polisaccaridi estratti da alcune specie marine vegetali e sono presenti in diversi alimenti, prima fra tutti la panna. Ma non è certo l’unico alimento in cui viene utilizzata la carragenina in qualità di addensante e stabilizzante.
Infatti si tratta di un additivo che si può trovare anche nel gelato, in alcuni dessert, nel budino, nei confetti, nelle caramelle o nelle gomme da masticare. Inoltre, questa sostanza gelificante, può essere utilizzata nella preparazione di biscotti e prodotti da forno in generale, frutta candita, gelatine, carne o pesce in scatola, maionese e spray di panna. 
Altri alimenti che possono contenere la carragenina sono la ricotta, le creme, lo yogurt o i frappè in quanto necessitano di un addensante che mantenga intatta la cremosità del prodotto. Per lo stesso motivo troviamo l’additivo anche nel latte di soia, di mandorla e di cocco.
Ma anche nei budini di soia e altre tipologie di dolci a base vegetale per la necessità di imitare la densità che si ottiene con il latte vaccino. Inoltre l’addensante è presente nei salumi, i cibi pronti tra cui zuppa e brodo in scatola, pizze surgelate e alimenti preparati da scaldare nel microonde possono contenere E407. 
Per le bevande come la birra, invece, si utilizza la carragenina per chiarificarla in quanto si tratta di un additivo in grado di eliminare le proteine che causano il colore scuro della birra. Nelle bibite gassate light, invece, viene utilizzato l’estratto vegetale delle alghe rosse per ottenere una consistenza migliore.
Infine, la carragenina, entra a far parte degli ingredienti degli integratori alimentari che aiutano a sentirsi sazi più velocemente. Questo grazie alla capacità di gonfiarsi quindi utile nelle diete dimagranti anche per le proprietà lassative e depuranti.

Perché si utilizza la carragenina

L’additivo alimentare proveniente dalle specie vegetali marine dell’Atlantico, viene utilizzata principalmente per uso alimentare anche se trova impiego anche in altri settori. Si utilizza infatti la carragenina per realizzare dentifrici, prodotti per i capelli, creme cosmetiche oltre che farmaci, paste, emulsioni e gel.
L’utilità di tale sostanza è talmente ampia e consolidata che viene sfruttata in numerosi prodotti e in altrettanti settori. Anche nel cibo per cani, gatti e animali domestici in generale si può trovare la carragenina che risulta innocua per l’organismo in quanto ne basta una minima quantità per ottenere i risultati desiderati.
Nella panna, ad esempio, è fondamentale per mantenere la montatura del prodotto che risulta soffice e perfettamente montato anche nei preparati spray tanto amati e utilizzati dai consumatori.  Basta una particella infinitesimale di carragenina e il gioco è fatto, ogni prodotto risulta piacevole al palato, cremoso, denso e senza che vi siano divisioni tra gli elementi acquosi e quelli grassi che compongono alcuni alimenti.
Un additivo il cui impiego è fondamentale per l’industria alimentare a qualsiasi livello per le sue proprietà indiscutibili. Inoltre si tratta di un estratto vegetale che proviene dai fondali marini atlantici quindi un estratto puro e naturale fin dalla pianta originale in cui si trova.