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Tutela dell’ambiente nuovo principio costituzionale

Alla salvaguardia del paesaggio si aggiunge quella della biodiversità e degli ecosistemi

(AGRA) – La tutela dell’ambiente, di biodiversità ed ecosistemi diventa un principio fondamentale della Costituzione italiana. Il provvedimento, votato in via definitiva alla Camera dei deputati l’8 febbraio scorso, modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione.
Nel darne l’annuncio, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, festeggia una giornata definita “epocale”:
“È giusto che la tutela dell’ambiente diventi un valore fondante della nostra Repubblica, è un passaggio imprescindibile per un Paese che sta affrontando la propria transizione ecologica e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il pianeta”.
Nel merito delle modifiche, l’articolo 9, uno tra i “fondamentali” della Costituzione, statuisce ora che la Repubblica italiana deve tutelare, oltreché il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, anche “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
La modifica all’articolo 41, invece, riguarda l’iniziativa economica che da oggi non deve recare danno, oltre a sicurezza, libertà e dignità umana, anche “alla salute, all’ambiente”.
Unanime il consenso: per il presidente della Camera, Roberto Fico “è un passaggio storico. Un segnale chiaro del Parlamento che dovrà essere un faro per il presente e il futuro»; “è una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell’interesse delle future generazioni” dice un tweet di Palazzo Chigi.
Soddisfatto anche il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che come presidente dell’Asvis era stato tra i promotori dell’inserimento della norma nella Carta Costituzionale.
L’Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) sin dalla nascita, sei anni fa, ha avviato un dialogo costante e trasversale con le forze politiche per l’inclusione del concetto di sviluppo sostenibile nella Costituzione Italiana e considera la modifica costituzionale “un cambiamento fondamentale, un passo in avanti verso l’orizzonte della sostenibilità indicato dall’Agenda 2030”.
“Sono passati 24 anni dalla nostra prima proposta per l’inserimento degli animali in Costituzione – commenta infine Gianluca Felicetti, presidente della Lega antivivisezione (Lav) – e sono passate cinque legislature e, finalmente, ecco il risultato del nostro impegno”.
Fonte: Agra Editrice