Nitriti e nitrati: cosa sono e dove si trovano
I nitriti e nitrati sono dei conservanti riconosciuti dalla normativa europea con la nomenclatura E249 (nitrito di potassio), E250 (Nitrito di sodio), E251 (Nitrato di sodio), E252 (Nitrato di potassio).
Cosa sono i nitriti e nitrati?
I nitriti e nitrati rientrano nella categoria degli additivi alimentari impiegati nelle preparazioni alimentari industriali, con i primi che derivano dall’acido nitroso e i secondi che derivano dall’acido nitrico. Sono sostanze per natura presenti anche nell’acqua, nelle verdure come bietole, spinaci e rape e in alcuni alimenti animali.
Infatti, l’azoto presente nei nitriti e nitrati è di fondamentale importanza per garantire la sintesi delle proteine vegetali, e quindi per assicurare una rigogliosa crescita dei vegetali. Proprio per questa loro funzione, l’uomo ha iniziato ad introdurre artificialmente tali sostanze all’interno di fertilizzanti, chimici e naturali, per stimolare la fertilità del terreno e la crescita delle coltivazioni.
Perché i nitriti e nitrati vengono usati negli insaccati e nei salumi?
Solamente in un secondo momento, dal secondo dopoguerra in poi, l’industria alimentare ha sperimentato l’utilizzo dei nitriti e nitrati nella produzione di insaccati, affettati e carni in scatola. Questo è accaduto perché c’era la necessità di trovare una soluzione che garantisse la lunga conservazione delle carni.
I nitriti e nitrati, infatti, sono sostanze conservanti che possono garantire il mantenimento nel lungo periodo dell’aspetto, del colore e dell’integrità generale della carne. In linea di massima, svolgono egregiamente tali funzioni:
- Data la loro particolare composizione chimica, riescono a contrastare l’azione dei microorganismi che possono alterare l’odore della carne.
- In secondo luogo, agiscono da antisettici e antimicrobici e quindi riescono a scongiurare l’insorgenza del pericoloso batterio anaerobico del botulino.
- Vengono utilizzati per il mantenimento di un colore vivido della carne.