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Lenticchie, la “carne dei poveri” che fa bene al corpo (e al portafoglio)

Quella della lenticchia è una pianta erbacea  annuale, i cui frutti (le lenticchie) contano un’elevata quantità di proteine, ferro e fibre. Proprio per le sue proprietà benefiche, le lenticchie non andrebbero mangiate solo durante il periodo invernale, o peggio solo nella notte di San Silvestro.

Quante volte mangiare le lenticchie?

Gli esperti dell’alimentazione consigliano di mangiare dalle 2 alle 4 porzioni di legumi a settimana. Tuttavia, essendo il più digeribile tra i legumi, sarebbe una buona abitudine inserire la lenticchia nella propria dieta una volta a settimana e variare il consumo di altri legumi periodicamente.

Dove si producono le lenticchie?

Le lenticchie sono un cibo sano anche per l’ambiente e viene praticamente in tutto il mondo, in particolare in Europa, Asia ed Africa.  Nonostante il Bel Paese produca tra le lenticchie migliori al mondo, si stima che più del 60% delle varietà consumate sulle tavole italiane sia di origine straniera. Sebbene si siano registrati buoni livelli di crescita nella produzione, l’Italia è solo all’ottavo posto tra i paesi europei nella coltivazione di legumi; pertanto, il mercato è dovuto ricorrere sempre più alle importazioni, tanto che dal 1960 al 2017 siamo passati da 4.500 tonnellate a 360.000 tonnellate di legumi importati.

Differenti varietà di lenticchie

Esistono diverse varietà di lenticchie che si differenziano per taglia (piccole, medie e grandi) e colore (marroni, rosse, verdi, nere); altre varietà, invece,  vengono vendute già decorticate come la Petite Golden e la lenticchia corallo. In Italia, ci sono due varietà di lenticchia con il marchio di Indicazione geografica protetta, quella di Altamura e quella di Castelluccio di Norcia, ma ce ne sono di altre 4 con la denominazione ‘presidi Slow Food’.

Benefici del consumo di lenticchie

Oltre ad essere semplici da cucinare ed economiche,  il consumo di lenticchie porta diversi benefici al nostro corpo.
Se nel corso della storia la lenticchia veniva chiamata la “carne dei poveri” è grazie alla sua alta quota proteica che permette di fornire al nostro organismo la quasi totalità di aminoacidi essenziali, fatta eccezione per gli aminoacidi solforati. Ma ovviare a questa carenza è molto semplice, sarà sufficiente abbinare le lenticchie a dei cereali, come riso, grano e mais.
Inoltre, le lenticchie sono un’importante fonte di vitamina B3 e di sali minerali, in particolare di ferro, potassio e magnesio. Si dice che contrastino l’invecchiamento dell’organismo grazie ai flavonoidi e agli isoflavoni, nutrienti dal potere antiossidante e che permettono una riduzione dei livelli di colesterolo.