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La dieta mediterranea, elisir di lunga vita in tavola

Una ricerca IRCCS di Castellana Grotte dimostra un prolungamento dell’aspettativa di vita fino a 9 anni

La dieta mediterranea non è solo un modalità di alimentazione, è soprattutto uno stile di vita fondamentale per il mantenimento di un equilibrio indispensabile per il corpo umano.
Questo regime alimentare affonda le sue radici nelle buone abitudini che si sono principalmente stabilizzate sulle tavole dei cittadini di Italia, Grecia e Spagna dagli anni ’60 in poi. Un ulteriore riconoscimento della sua importanza è sottolineato dall’inserimento nel 2010 nella lista Unesco dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità; da questo momento in poi sono standard di riferimento, oltre gli Stati sopracitati, anche la Croazia, Francia, Tunisia, il Cipro, Libano, Marocco, Portogallo e Israele.
La dieta mediterranea si fonda sul consumo di cereali, semi, olio di oliva, frutta e verdura tipici dei Paesi del bacino mediterraneo, consumati in porzioni congrue rispetto alle specificità di ogni persona. A grandi linee la piramide della dieta mediterranea consiglia di magiare:
  • Ogni giorno: cereali non raffinati sotto forma di pane, pasta o riso integrale; vegetali e verdure selvatiche; frutta di stagione; olio di oliva; due porzioni di latte o derivati del latte; un bicchiere di vino rosso durante i pasti principali.
  • Ogni settimana: cinque porzioni di pesce; quattro di carni bianche; quattro di legumi; tre porzioni di patate, uova e dolci; una porzione di carne rossa.
alimenti dieta vegetarian
I benefici che un tale stile di alimentazione hanno sulla nostra salute sono innumerevoli. 
Nel corso degli anni si sono raccolte moltissime prove scientifiche a supporto dei benefici della dieta mediterranea. Gli studiosi hanno dimostrato che un’equilibrata alimentazione mediterranea, accompagnata da regolare attività fisica, fa registrare una sostanziale riduzione dei rischi cardiovascolari e dello sviluppo di tumori, forme di diabete e malattie neurodegenerative.
È su questo stesso filone di studi che si colloca una ricerca dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico ‘Saverio de Bellis’, condotta per 35 anni su un campione di poco più di 5000 residenti in Puglia.
Il campione ha compreso abitanti di Castellana Grotte, regolarmente consultati dal 1985, e abitanti di Putignano, coinvolti solamente a partire dal 2005. Come afferma il Direttore Scientifico dell’IRCSS – Gianluigi Giannelli – è stato chiesto loro di compilare un questionario alimentare.
Le domande riguardavano la frequenza e quantità di consumo, nell’ultimo anno, di 233 cibi.In questo modo i ricercatori hanno potuto capire se e quanto ogni persona intervistata rispondesse ai requisiti che portano a definire una dieta ‘mediterranea’.
Con i dati che emergono, c’è un’ulteriore riprova del perché tutti dovrebbero implementare il regime alimentare mediterraneo nella propria quotidianità. È stata osservata un’ associazione diretta tra aderenza costante alla dieta mediterranea e allungamento dell’aspettativa di vita, che arriva ad essere anche 9 anni più lunga. Nello specifico, il gruppo dei soggetti che seguivano solo parzialmente la dieta mediterranea o che non la seguivano affatto hanno rispettivamente un’aspettativa di vita media più corta di 5 e 9 anni.
Quindi, quello che in definitiva emerge è la necessità di protrarre questo regime alimentare in maniera costante per tutto il corso della vita affinché se ne possano cogliere i benefici sulla propria salute.