È l’ora del tè: mercato in espansione anche per infusi e tisane
Tutti conosciamo l’usanza inglese di bere un tè caldo alle cinque del pomeriggio; tuttavia, noi italiani siamo ancora poco consapevoli di tutte le differenze che sussistono tra il tè, la tisana e l’infuso.
Differenze tra tè, tisane ed infusi
Il tè è quella bevanda ricavata dalla lavorazione e infusione delle foglie della pianta Camellia della famiglia Theaceae. Ad ogni differente lavorazione delle foglie e dei germogli di tale pianta, si potranno ottenere differenti tipologie di tè.
Le più famose varietà sono il tè verde, nero, bianco, l’Oolong e il Pu erh: per esempio, il primo si ottiene con una trattazione tempestiva delle foglie del calore dopo la raccolta, mentre il tè nero si ottiene facendo completamente ossidare le foglie.
Ma il più delle volte, quello che troviamo sugli scaffali del supermercato è un tè ulteriormente rilavorato con, per esempio, l’aggiunta di fiori, aromi, miscele o processi di affumicatura. Nonostante il sapore delicato, è una bevanda che non andrebbe consumata in quantità eccessiva in quanto contiene caffeina e teanina.